Femore

Il femore è un osso lungo con la diafisi di forma prismatico-triangolare, leggermente incurvata a convessità anteriore. Il suo asse non è parallelo alle linea mediana ma è obliquo in basso e medialmente. Offre a considerare una faccia posteromediale, una posterolaterale ed una anteriore separate da tre margini, laterale, mediale e posteriore.

Margini

I margini mediale e laterale sono smussi, il margine posteriore è chiamato linea aspra. In questa si distinguono un labbro laterale dove originano i muscoli vasto laterale e il capo breve del bicipite femorale, e un labbro mediale dove si inseriscono il vasto mediale e tutti i muscoli adduttori.

femore

L’estremità prossimale della linea aspra si ramifica, la biforcazione laterale termina in un’area chiamata tuberosità glutea dove si inserisce il 20% delle fibre del grande gluteo (il restante 80% termina nel tratto ileotibiale). La biforcazione mediale si divide in due rami, uno da luogo alla linea pettinea dove si inserisce il muscolo pettineo, l’altra si prolunga anteriormente nella linea intertrocanterica, dando origine a parte del muscolo vasto mediale. Anche l’estremità distale della linea aspra si ramifica, le due biforcazioni si separano e si dirigono in basso verso le linee sopracondiloidee che terminano a livello degli epicondili dell’epifisi distale, delimitando un’area triangolare pianeggiante chiamata area poplitea.

Epifisi

L’epifisi prossimale presenta la testa del femore che si articola con l’acetabolo dell’anca. Sul lato della testa del femore è presente una fossa rugosa priva di cartilagine detta fossetta della testa dove si inserisce il legamento rotondo. La testa è sostenuta da un segmento cilindrico chiamato collo anatomico del femore.

Nella zona in cui il collo si unisce al corpo si elevano due tubercoli: lateralmente e in alto il grande trocantere, inferiormente e medialmente il piccolo trocantere. Sulla faccia mediale del grande trocantere troviamo una depressione chiamata fossa trocanterica dove si inseriscono i muscoli otturatori e gemelli. Sul piccolo trocantere si inserisce il muscolo ileopsoas. I due trocanteri sono uniti anteriormente dalla linea intertrocanterica e posteriormente dalla cresta intertocanterica dove si inserisce il muscolo quadrato del femore.

L’epifisi distale termina con i condili femorali, due grosse masse convesse di forma ovale uniti anteriormente e divergenti posteriormente poiché tra loro si trova una profonda gola detta fossa intercondiloidea, separata a sua volta dalla faccia poplitea dalla linea intercondiloidea.

I condili, laterale e mediale sono in parte rivestiti da cartilagine ialina e si articolano con la tibia e con la rotula. Sopra i condili si trovano l’epicondilo mediale e l’epicondilo laterale sui quali si inseriscono i legamenti collaterali del ginocchio. Sopra l’epicondilo mediale è presente un rilievo detto tubercolo del grande adduttore dovesi inserisce l’omonimo muscolo. Tra il condilo e l’epicondilo laterale troviamo il solco popliteo che accoglie il tendine del muscolo popliteo.

MOVIMENTI

L’articolazione coxo-femorale è una enartrosi che permette tre gradi di libertà con movimenti di:

  • abduzione e adduzione;
  • flesso-estensione;
  • intra-extra rotazione
  • circonduzione.

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