La plicometria

In questo articolo sarà descritta la plicometria, di cui abbiamo fatto cenno in questo articolo Misurazioni antropometriche. L’articolo di oggi tratterà l’argomento in modo più approfondito.

La plicometria rientra tra i metodi non invasivi per la misurazione della composizione corporea secondo un modello bicompartimentale . L’esame plicometrico consiste nella misurazione di alcune pliche corporee, che sono espressione del pannicolo adiposo sottocutaneo. La misurazione avviene attraverso l’utilizzo del plicometro, un calibro che misura i millimetri di grasso sottocutaneo.

Effettuando tale rilevazione in punti precisi, rappresentativi della quantità totale di grasso presente nel corpo, è possibile fare attraverso delle equazioni che correlano i rilevamenti plicometrici, la stima della massa grassa di una persona.

Naturalmente l’analsi plicometrica andrebbe ripetuta nel tempo sempre dallo stesso esaminatore, sempre nelle stesse condizioni fisiche dell’esaminato (sempre a riposo sarebbe l’ideale), sempre prima di un pasto e nelle stesse condizioni di calore.

Tanto più queste norme verranno rispettate, tanto più il test sarà attendibile. È importante standardizzare i criteri di selezione e localizzazione dei siti di misurazione, in quanto anche loro piccole variazioni possono compromettere grandemente la misurazione.

La standardizzazione dei siti di misurazione dovrebbe sempre riferirsi a punti di repere ben chiari.

Quando si vogliono eseguire delle misurazioni sullo stesso soggetto nel tempo, il calibro deve essere sempre lo stesso e così anche l’operatore. Questo per evitare errori oggettivi o soggettivi.

Rilevazione delle pliche

La plica viene sollevata con il pollice e l’indice (attenzione a sollevare solo cute e sottocute) su una linea perpendicolare all’asse longitudinale del sito, quindi le estremità del calibro eserciteranno una pressione sulla plica rilevandone la misura.

Si può affermare che tanto più spessa è una plica, tanto meno riproducibile è la sua misura.

Esistono vari protocolli di rilevazione e calcolo, il più famoso è il protocollo di Jackson & Pollock. La rilevazione delle pliche può avvenire con due modalità:

  • protocollo con tre pliche;
  • protocollo con sette pliche.

La metodica si avvale di rilevazioni differenziate tra maschi e femmine:

Maschi: pettorale, addome e coscia

Femmine: tricipite, soprailiaca e coscia

La somma delle pliche viene poi valutata con le tabelle di comparazione per stabilire la % di grasso. La formula per il calcolo della massa grassa col protocollo a tre pliche è la seguente:

duomini = 1,10938 – (0,0008267 x somma pliche) + (0,0000016 x somma pliche2) – (0,0002574 x età)

ddonne = 1,0994921 – (0,0009929 x somma pliche) + (0,0000023 x somma pliche2) – (0,0001392 x età)

Una volta ottenuto il valore della densità corporea possiamo ricavare il valore della massa grassa in %:

% massa grassa = (4,95/d) – 450

Il protocollo a sette pliche prevede le rilevazioni dei seguenti punti, uguali per maschi e femmine: tricipite, pettorale, ascellare, sottoscapolare, addominale, soprailiaca e coscia.

Come sempre calcoliamo prima la densità corporea:

duomini = 1.112 – (0.00043499 x somma pliche) + (0.00000055 x somma pliche2) – (0.00028826 x età)

ddonne = 1.097 – (0.00046971 x somma pliche) + (0.00000056 x somma pliche2) – (0.00012828 x età)

% massa grassa = (4,95/d) – 450

Per evitare di eseguire i calcoli possiamo utilizzare il normogramma seguente.

Plicometri e punti di repere

Esistono diversi plicometri per effettuare questo esame. Il plicometro professionale utilizzato in ambito clinico risulta essere più preciso del semplice plicometro di plastica. Tuttavia anche il plicometro professionale col passare del tempo perde la sua precisione a causa delle molle che andrebbero ritarate frequentemente. Per questo motivo se non lavorate in ambito clinico un più economico plicometro in plastica può risultare sufficiente.

L’ideale sarebbe l’utilizzo del plicometro digitale, ma il costo è davvero eccessivo.

Vediamo adesso come si scelgono i punti per effettuare le misurazioni:

  • la plica tricipitale si prende in verticale a metà tra l’acromion della scapola e l’olecrano dell’ulna;
  • la plica addominale si misura in verticale 2 cm di fianco all’ombelico;
  • la plica soprailiaca si misura in diagonale con un angolo di 45° sopra la cresta iliaca all’incrocio con la linea ascellare;
  • la plica sottoscapolare si prende in diagonale con un angolo di 60°, 1-2 cm sotto l’angolo inferiore della scapola;
  • la plica ascellare viene misurata in verticale lungo la linea ascellare all’altezza del processo xifoideo;
  • la plica pettorale viene presa in diagonale tra la linea ascellare e il capezzolo, a metà negli uomini ed a ⅓ di questa distanza nelle donne;
  • la plica della coscia si prende in verticale a metà tra la piega inguinale e la parte prossimale della rotula.

A questo link trovate un video dimostrativo.

Di seguito viene illustrata una tabella con i valori di riferimento delle percentuali di massa grassa.

DescrizioneDonneUomini
Grasso essenziale10–13%2–5%
Atleti14–20%6–13%
Fitness21–24%14–17%
Accettabile25–31%18–24%
Obesità32%+25%+

Come per gli altri sistemi di rilevazione, anche la plicometria presenta dei limiti. Il primo limite è che la plicometria è operatore dipendente, ciò significa che il risultato cambia a seconda di che esegue la misurazione. In secondo luogo la plicometria non può essere utilizzata con persone obese (BMI >27) in quanto la misura delle pliche risulterebbe poco attendibile.

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