I test motori e sportivi

Per valutare lo sviluppo della prestazione degli atleti durante il processo di allenamento, occorre eseguire dei test di controllo. Le verifiche di valutazione rappresentano delle rilevazioni misurabili che consentono una valutazione oggettiva delle capacità misurate. Grazie ai dati ricavati sarà possibile redigere in modo più accurato una programmazione per il raggiungimento di determinati obiettivi.

I test si compongono di due momenti fondamentali:

  • misurazione;
  • valutazione.

La misurazione si occupa degli accertamenti di natura quantitativa con risultati espressi in termini numerici; in sostanza è il processo di raccolta dei dati. La valutazione è il procedimento sistemico che mira ad attribuire un valore a fatti od eventi in relazione allo scopo che si vuole perseguire, in pratica è il processo di giudizio sui dati.

Le rilevazioni vengono effettuate all’inizio, durante ed alla fine di un percorso. Per valutare le capacità dell’atleta si ricorre ad una batteria di test che misurano le diverse capacità motorie.

La temperatura ambientale, le condizioni del momento dell’atleta, lo stato emozionale, il tipo di abbigliamento ed il tipo di terreno sono tutte variabili che sono in grado di influenzare una prova. Per cui è bene tenerne conto per un eventuale confronto.

Per essere valido un test deve rispondere a caratteristiche specifiche.

test motori e sportivi

Caratteristiche dei test

L’affidabilità di un test dipende da diversi fattori:

  • standardizzazione;
  • validità;
  • selettività;
  • oggettività;
  • attendibilità;
  • riproducibilità.

Standardizzazione

La standardizzazione si riferisce all’uniformità nelle modalità di somministrazione e misurazione. Per essere interpretato e comparato, il test va standardizzato attraverso procedure di somministrazione e misurazione uniformi. Per ottenere la standardizzazione è necessario avere un dettagliato protocollo contenente:

  1. descrizione dei materiali utilizzati;
  2. descrizione dell’esecuzione della prova;
  3. indicazioni sul comportamento dei rilevatori;
  4. descrizione preliminare da fornire agli atleti;
  5. disposizioni da impartire agli atleti;
  6. modalità di misurazione della prova.

Una volta ottenuti i risultati si possono realizzare tabelle che permettono la conversione di un risultato grezzo (ad esempio il tempo realizzato in una prova di corsa veloce) in un punteggio che consente confronti ed interpretazioni.

Validità

Un test è valido quando attraverso di esso riusciamo a misurare realmente la capacità o l’abilità motoria, o qualsiasi altro parametro si voglia misurare. Tra i vari aspetti della validità abbiamo:

  • validità interna (o del contenuto), che riguarda il grado di consistenza tra la prova e la variabile che vogliamo misurare. Di solito viene stabilita dagli esperti.
  • validità esterna, riferita ad un criterio ed alla struttura. Il criterio riguarda la correlazione tra la verifica prescelta ed un parametro di riferimento, ad esempio il risultato della prestazione sportiva. La struttura riguarda la correlazione esistente tra l’indicatore di un concetto e altri indicatori, valutata attraverso elaborazioni statistiche.

Selettività

I dati ottenuti devono fornire una sufficiente discriminazione dei diversi livelli della capacità indagata. I miglioramenti nel valore del test consentono di affermare il miglioramento della capacità motoria considerata. Un indicatore è selettivo quanto più riesce a discriminare il livello di capacità dei vari soggetti componenti il gruppo.

Oggettività

Si riferisce al grado di concordanza ed uniformità con cui diversi osservatori attribuiscono un valore alla prova. I valori ottenuti non devono essere alterati da errori o comportamenti particolari del rilevatore. Se il test è stato somministrato correttamente, la differenza di giudizio tra diversi rilevatori sarà minima.

L’oggettività dipende da:

  • metodo di misurazione della prova (il cronometraggio manuale non ha certamente la stessa oggettività di quello elettronico);
  • comportamento del rilevatore;
  • grado di standardizzazione.

Nel soggettivismo si identificano i principali fattori responsabili delle valutazioni erronee.

Attendibilità

È il grado di precisione con cui vengono misurate le caratteristiche studiate. Un test è tanto più attendibile quanto più lo stesso soggetto esprime la stessa prestazione, cioè i risultati ottenuti in condizioni analoghe devono essere costanti. Il test ripetuto più volte deve dare lo stesso risultato. L’attendibilità viene giudicata senza variare né l’osservatore, né l’atleta, ma ripetendo più volte la prova nelle stesse condizioni e rilevando la concordanza tra le prove.

Riproducibilità

Rappresenta il dato di conferma dato dall’attendibilità e dall’oggettività delle misure effettuate. Un test si dice riproducibile se permette di ottenere risultati simili a prescindere dall’operatore.

Tipi di test

I test vengono divisi in diverse tipologie:

  1. generali;
  2. specifici;
  3. elementari;
  4. complessi;
  5. diretti;
  6. indiretti;
  7. da laboratorio;
  8. da campo;
  9. massimali;
  10. submassimali.

Test singoli elementari

Analizzano una singola capacità motoria o singoli aspetti di una capacità (per esempio il test di Cooper per la resistenza, lo Squat Jump per valutare la forza esplosiva degli arti inferiori ecc).

Test singoli complessi

In un medesimo test sono previsti più compiti (circuito di destrezza).

Test generali

Indagano le qualità fisiche di base ed hanno lo scopo di verificare l’acquisizione dei livelli minimi indispensabili per procedere nell’allenamento e per la prevenzione degli infortuni.

Test speciali

Possiedono un’elevata valenza tecnica e possono essere studiati di volta in volta secondo le esigenze specifiche di ogni singolo atleta e dello sport praticato.

Test di laboratorio

Necessitano di attrezzature complesse, di personale altamente qualificato (in genere medico) che li elabora e li analizza, possono essere di tipo invasivo e vengono effettuate in un ambiente in cui la maggior parte delle variabili (ambientali e non) sono rigidamente controllate. Il loro vantaggio è quello di avere un maggior grado di precisione, ma hanno il difetto di essere costosi.

Alcuni esempi di test da laboratorio sono la valutazione isocinetica, la determinazione della massima potenza aerobica tramite l’analisi dei gas espirati e le indagini elettromiografiche.

Test da campo

Non richiedono apparecchiature complesse, sono semplici, incruenti, di rapida e facile esecuzione, facilmente interpretabili ed economici. Sono alla portata di chiunque, possono essere proposti in qualsiasi momento. Hanno il vantaggio di essere specifici ed è possibile valutare molti soggetti contemporaneamente. Gli svantaggi riguardano la standardizzazione e la ripetibilità. Degli esempi di test da campo sono il test di Cooper, di Bosco e di Conconi.

Test massimale

Il test massimale è una prova che porta l’individuo ad un livello di intensità lavorativa massimale dove la fatica o la comparsa di sintomi impediscono un ulteriore incremento di intensità. Questo tipo di valutazione è controindicata nella popolazione sedentaria, nei soggetti anziani o con portatori di patologie importanti.

Test submassimale

Il test sub-massimale è una prova che porta il soggetto al raggiungimento di una predeterminata intensità di esercizio. Questo tipo di verifica è adattabile anche a bambini, anziani, sedentari e ammalati.

Test diretti e indiretti

Vengono definiti test diretti tutti quelli che misurano una grandezza senza nessuna interpolazione di tipo matematico, strumentale, statistico. Vediamo dei semplici esempi per comprendere meglio.

Per valutare il massimale di un esercizio posso eseguire direttamente l’1RM di quell’esercizio, oppure posso ricavarlo indirettamente tramite formule o tabelle in base ad una prestazione diversa (per esempio un 8RM).

Per valutare la tipologia delle fibre muscolari posso farlo direttamente con una biopsia muscolare, oppure indirettamente come descritto qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *