Le capacità coordinative speciali

Dopo aver fatto un’introduzione sull’argomento capacità coordinative Le capacità coordinative e aver descritto le capacità coordinative generali Le capacità coordinative generali è arrivato il momento di descrivere le capacità coordinative speciali.

Prima di descriverle in modo dettagliato facciamo un elenco di queste capacità:

  1. differenziazione cinestetica;
  2. combinazione motoria;
  3. equilibrio;
  4. orientamento spazio-temporale;
  5. ritmizzazione motoria;
  6. reazione motoria;
  7. adattamento;
  8. simmetrizzazione motoria;
  9. suggestione (espressione) motoria;
  10. rilassamento;
  11. cooperazione;
  12. fantasia motoria;
  13. destrezza fine.
capacità coordinative speciali

Capacità di differenziazione cinestetica

È la capacità di esprimere una grande precisione ed economia durante un movimento variando opportunamente i parametri dinamici, cronologici e spaziali, in risposta alle percezioni della forza impiegata, del tempo e dello spazio derivanti dall’esecuzione stessa del movimento, esecuzione che deve essere confrontata con il movimento programmato.

Poiché è molto importante nello sviluppare la precisione dei movimenti, risulta determinante per raggiungere alti livelli di tecnica sportiva.

Si manifesta in buona parte come “precisione della forza”, come “dosaggio” economico e finalizzato dell’impegno muscolare. Il suo livello è determinato sia dall’esperienza motoria nel campo specifico, sia dal grado di padronanza del gesto.

La coscienza propriocettiva delle sensazioni e delle loro differenze elaborate attraverso i recettori muscolari e tendinei permette l’adattamento dell’individuo a specifiche condizioni di azione: sentire la palla, sentire l’attrezzo”, “sentire l’acqua”, “sentire il ritmo”, “sentire il ghiaccio”, “sentire l’avversario” ecc.

Non esiste una capacità cinestetica generale, in quanto è specifica della parte del corpo che viene coinvolta, ed è fortemente correlata alle esperienze motorie precedenti e può essere migliorata solo con esercitazioni specifiche.

Capacità di combinazione motoria

Chiamata anche capacità di coordinazione segmentaria, rappresenta la capacità di collegare in successione o anche simultaneamente, in una struttura unitaria e armonica più movimenti autonomi o singole fasi del movimento (preparatoria, principale e finale).

Nella combinazione in successione, due o più movimenti sono collegati tra loro talvolta così strettamente da presentare una fluida fusione. Per esempio nei salti, al momento dello stacco, si deve combinare l’estensione dell’arto di stacco con lo slancio dell’arto libero e del braccio corrispondente all’arto di stacco.

Un altro esempio di combinazione simultanea è rappresentato dall’effettuazione di movimenti degli arti superiori durante movimenti di deambulazione o di corsa.

Alla base della combinazione motoria troviamo soprattutto l’esperienza motoria.

Il ruolo più significativo viene svolto dalle informazioni cinestetiche, ottiche ed acustiche.

La combinazione motoria è un presupposto essenziale di tutte le attività motorie. Viene fatta una distinzione tra le combinazioni motorie cicliche e quelle acicliche: le combinazioni cicliche (corsa) sono più semplici mentre le combinazioni acicliche sono più complesse.

Capacità di equilibrio

La capacità di equilibrio è la capacità di mantenere una posizione stabile del corpo (equilibrio statico), e di mantenere o riprendere la posizione (equilibrio dinamico) durante un movimento o subito dopo la sua effettuazione.

Il più alto livello di questa capacità si verifica in movimenti sportivi con rotazioni eseguite attorno ai vari assi.

Quante più rotazioni sono presenti, tanto più alto sarà il grado di difficoltà. L’equilibrio dipende molto dalla grandezza e dall’instabilità della superficie di appoggio.

La capacità di equilibrio è influenzata da informazioni provenienti da:

  1. analizzatore cinestetico, che registra le posizioni e i movimenti delle varie parti del corpo e le tensioni muscolari createsi;
  2. analizzatore tattile, che registra la pressione delle superfici di appoggio sulle varie parti del corpo;
  3. analizzatore ottico, che utilizza degli “appoggi visivi” come punti di riferimento;
  4. analizzatore vestibolare, che registra le accelerazioni rettilinee e angolari del corpo.

Capacità di orientamento spazio-temporale

Per capacità di orientamento si intende la capacità che permette di definire la posizione del corpo ed i cambiamenti che avvengono durante il movimento dell’intero corpo nello spazio e nel tempo, in relazione allo specifico campo di azione (campo di gioco, il tatami, gli attrezzi ginnici), o in reazione ad un oggetto in movimento (pallone, partner, avversario), combinando percezione ed azione motoria.

L’orientamento spaziale è strettamente connesso con la percezione del progredire nel tempo del movimento e con le sue modificazioni. Le informazioni predominanti sono quelle visive.

Molta importanza assumono i punti di riferimento in relazione ai quali l’atleta stabilisce la posizione del suo corpo nello spazio. In alcune situazioni (limitazioni nel controllo visivo) diventano predominanti le informazioni acustiche, tattili e cinestetiche.

Capacità di ritmizzazione

È la capacità di percepire un ritmo proveniente dell’esterno, di riuscire a riprodurlo dal punto di vista motorio, come anche di realizzare nella propria attività motoria un ritmo interiorizzato.

La capacità di ritmo si manifesta nell’aggiustamento dei movimenti a ritmi imposti dall’esterno, forniti principalmente in forma sonora come accade nella danza. Sono importanti anche le informazioni tattili e cinestetiche. Per esempio nella lotta col tatto si può sentire il ritmo dell’avversario e prevenire le sue azioni, nel pattinaggio artistico in coppia si può sentire il ritmo del partner e armonizzare meglio i movimenti della coppia.

In molti movimenti sportivi, il ritmo non viene fornito dall’esterno: per l’apprendimento e l’esecuzione di un movimento con il giusto ritmo, si deve avere un modello ritmico interiorizzato (immagine motoria). In questo caso sono molto importanti le informazioni cinestetiche.

Risulta più facile manifestare la capacità di ritmizzazione in movimenti a carattere ciclico (per esempio la corsa) che in movimenti aciclici (per esempio il getto del peso).

Capacità di reazione

Abbiamo già discusso di questa capacità in quanto componente parziale della capacità condizionale rapidità La rapidità.

La capacità di reazione è la capacità di eseguire un gesto finalizzato di breve durata come risposta ad un segnale (ottico, acustico, tattile, cinestetico) in cui partecipa l’intero corpo (reazione globale) o parte di esso (reazione locale).

Quanto più breve è il tempo che intercorre tra il segnale e l’esecuzione del movimento, tanto più è veloce la reazione.

Si parla di reazione semplice se la risposta ad un singolo segnale conosciuto prevede un preciso movimento, come la partenza in una gara di velocità.

Si parla di reazione complessa quando, in situazioni complesse (per esempio nei giochi sportivi), sono richieste risposte ad un vasto numero di segnali.

La capacità di reazione si basa su:

  • corretta percezione delle informazioni che provengono dall’ambiente;
  • precisione dell’elaborazione degli stimoli ricevuti;
  • scelta corretta dell’azione motoria più appropriata tra le molteplici soluzioni possibili;
  • esecuzione nel momento giusto e con un grado di velocità adeguato alla situazione.

Attraverso l’esperienza gli atleti sono in grado di selezionare, tra un numero elevatissimo di segnali, quelli ritenuti più importanti e di concentrarsi su di essi; in sostanza le loro scelte diventano più rapide. Inoltre essi dispongono di un patrimonio di “risposte pronte all’uso”, cioè di gesti automatizzati, sperimentati più volte in passato, che permettono di abbreviare il tempo per programmare la risposta.

Capacità di adattamento

Consiste nel conseguire comunque il risultato più efficace modificando il movimento programmato nel caso che l’individuo percepisca che la situazione cambia improvvisamente e inaspettatamente mentre si svolge l’azione. Ha un ruolo molto importante soprattutto negli sport di situazione.

La base della capacità di adattamento è il processo di assimilazione e di elaborazione delle informazioni visive (ruolo primario), acustiche, tattili e cinestetiche.

Il livello di questa capacità dipende dalla precisa e veloce percezione della situazione che va cambiando e dall’esperienza dell’individuo.

Nella capacità di adattamento è soprattutto importante la capacità di prevedere variazioni della situazione (capacità di anticipazione).

La versatilità motoria è un indice essenziale del livello della capacità di adattamento: gli atleti di alto livello specializzati in una disciplina sono capaci di praticarne perfettamente altre.

Variazioni modeste della situazione come il cambiamento del profilo della pista nello sci, richiedono un adattamento nell’esecuzione motoria variando i parametri spaziali, temporali e dinamici, mantenendo comunque invariato il programma d’azione previsto. Variazioni più grandi possono invece portare ad interrompere il movimento ed a continuarlo con un’azione completamente diversa. Per esempio nei giochi sportivi quando un’azione di attacco già iniziata viene compresa dall’avversario e non può essere continuata con successo.

Capacità di simmetrizzazione

Indica la capacità di trasferire le tecniche del movimento da un lato del corpo, o una sua parte, all’altro. Essa richiede la cooperazione (sincinesi) di entrambi gli emisferi del cervello. Più i movimenti da apprendere sono complessi, più è difficile la loro esecuzione simmetrica.

La simmetrizzazione permette l’incremento dell’efficienza delle attività sportive.

Risulta importante compensare l’efficienza tra i due lati del corpo, specie nelle discipline sportive dove l’atleta è obbligato dal regolamento ad eseguire simmetricamente gli esercizi come nel pattinaggio o nella ginnastica ritmica.

La capacità di simmetrizzazione è collegata alla capacità di adattamento, a quella di combinazione ed a quella di differenziazione.

Capacità di suggestione

Capacità che rappresenta l’espressione di emozioni per mezzo di gesti estetici, di posture corporee e mimica, è anche l’interpretazione della musica attraverso il movimento.

L’espressione del movimento è indispensabile nelle discipline sportive cosiddette “estetiche” come la danza sportiva, la ginnastica ritmica ed il nuoto sincronizzato, ma lo è anche nel balletto, a teatro e nella vita quotidiana.

La presentazione di qualsiasi tipo di movimento è una forma di comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo. Il linguaggio del corpo è la forma primaria di comunicazione costituita da gesti, mimica ed anche abbigliamento.

Capacità di rilassamento

Questa capacità consiste nella capacità di rilassare selettivamente i muscoli o quella parte di essi che non sono coinvolti nel movimento. Rappresenta una specifica ottimizzazione e una forma di economia del lavoro muscolare.

Il grado di rilassamento dipende strettamente dalla capacità del SNC di controllare la tensione ed il rilassamento muscolare (coordinazione intra ed intermuscolare). La capacità di rilassare i muscoli permette la padronanza della tecnica e più elevati livelli di velocità dei movimenti; permette inoltre di lavorare più a lungo negli sport molto complessi tecnicamente, dove è necessaria la cosiddetta “resistenza coordinativa” (arti marziali, giochi sportivi e di squadra).

Capacità di cooperazione

Per cooperazione si intende la capacità di collegare i propri movimenti ai movimenti del partner, nell’anticiparli e nel modificare i propri in maniera adeguata e simultanea. La capacità di cooperazione dipende da:

  1. numero dei partner;
  2. grandezza del campo di gioco;
  3. dinamismo del gioco.

    Un alto livello di cooperazione in una squadra si ottiene con un lungo processo di aggiustamento l’uno con l’altro, combinato con la conoscenza reciproca.

    La capacità di cooperare è un insieme di varie capacità coordinative: combinazione, reazione, adattamento, orientamento, differenziazione, ritmizzazione e simmetrizazione.

    Nonostante debba essere sottoposta ad un allenamento sistematico e razionale, è per buona parte condizionata sul piano genetico.

    Fantasia motoria

    La fantasia motoria rappresenta la capacità di risolvere in modo nuovo ed originale un problema motorio, ma anche di variare e riprodurre nuovi movimenti attingendo da precedenti esperienze. Risulta collegata alla memoria motoria e alla capacità di anticipazione.

    Destrezza fine

    La destrezza fine è la capacità di svolgere rapidamente ed adeguatamente compiti motori “fini” come attività motorie in spazio ridotto, con scarso impegno di forza ma precisione e/o velocità elevate: dattilografo, musicista, ma anche palleggi a pallacanestro, a pallavolo, a calcio.



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