Il test di Conconi

Il test di Conconi è un test che serve per valutare il valore della soglia del lattato. Tramite questo test è possibile conoscere la soglia anaerobica senza prelevare il sangue degli atleti, è quindi un test incruento.

Il test si svolge in questo modo: dopo il riscaldamento gli atleti indossano un cardiofrequenzimetro ed iniziano la corsa. Si inizia con un ritmo lento (200 m in 72 s, 6’/km ovvero 10 km/h) che verrà aumentato di 2 secondi ogni 200 m. Quando si raggiungono i 40 s per 200 m (18 km/h) il ritmo aumenta di 1 s.

Per garantire che il test venga corso ad un ritmo uniforme, ogni 50 m si emette un segnale acustico per aiutare l’atleta a regolare il ritmo. Il test viene svolto su una pista di atletica che sarà appositamente preparata. Ogni 50 m vi sarà un contrassegno, mentre il segnale dei 200 m è indicato da un contrassegno particolare (bandierina o picchetto).

Quando non si riesce più ad aumentare la velocità, il test viene interrotto e si prosegue con l’analisi dei dati raccolti.

Basi fisiologiche

Esiste un rapporto lineare tra carico e frequenza cardiaca. Quando il carico aumenta anche la frequenza cardiaca aumenta. Questo però non è sempre vero. Ad una determinata intensità di sforzo si verifica una svolta che viene chiamata punto di deflessione della frequenza cardiaca, dove l’intensità può essere aumentata senza che la frequenza cardiaca aumenti linearmente.

test conconi

Le ricerche hanno dimostrato che anche il VO2max dopo il punto di deflessione aumenta in misura minore. Questo punto di deflessione indica l’intensità massima di lavoro alla quale l’energia fornita è ancora assicurata dal metabolismo aerobico. In questo modo possiamo conoscere la soglia anaerobica.

Conoscere la soglia anaerobica ci permette di pianificare in modo ottimale gli allenamenti. Per esempio se nel punto di deflessione si rileva una frequenza cardiaca di 170 bpm, gli allenamenti dovranno essere svolti alla velocità raggiunta a questa frequenza, poiché è questa l’intensità che produrrà il massimo aumento della capacità di resistenza.

Conclusioni

A differenza del test di Cooper (Il test di Cooper), il test di Conconi richiede qualche attrezzo in più, inoltre presenta delle problematiche. Vari studi hanno dimostrato che il punto di deflessione non è individuabile in tutti soggetti, e a volte non corrisponde con la soglia anaerobica.

Altri studi hanno trovato che il test Conconi adattato a bambini e adolescenti (incremento della velocità ogni 100 m) presenta un buon grado di riproducibilità. Quindi nello sport giovanile il test di Conconi sembra essere adatto per valutare la capacità di resistenza.

Come tutti i test da campo il test di Conconi è pratico da svolgere ma non può essere preciso come un test da laboratorio (I test motori e sportivi), non può quindi sostituire la valutazione del lattato fatta con prelievo di sangue. Comunque sia può essere utile durante il processo di allenamento confrontare le frequenze cardiache rilevate.

Più è elevata la capacità di resistenza minore è la frequenza cardiaca con il quale si può correre ad una data velocità.

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