La tattica sportiva

Per tattica sportiva si intende il comportamento che è stato pianificato in vista di una competizione ed impostato sulla propria capacità di prestazione, su quella dell’avversario e sulle condizioni esterne.

Per abilità tattica si intende la possibilità di applicare le tecniche padroneggiate in modo consapevole e variabile sulla base delle condizioni della situazione, presupposto fondamentale per una corretta impostazione di gara.

tattica sportiva

Le componenti della tattica

Un piano tattico può essere realizzato solo se si possiede una base tecnica adeguata come anche un certo livello di capacità condizionali, capacità psichiche, volitive ed intellettuali. Il grado delle capacità percettive (o sensoriali) e mnemoniche è molto importante per comprendere velocemente le intenzioni dell’avversario.

Le qualità volitive, emotive, della personalità riguardano lo spirito d’iniziativa, la capacità d’imporsi e lo spirito decisionale. La capacità di pensare riferita allo sport praticato (intelligenza sportiva o di gioco) rende possibile un pensiero logico e flessibile, che garantisce l’uso ottimale delle abilità tattiche e rende possibile cambiare autonomamente le decisioni quando cambiano le condizioni di gara; inoltre rende possibile una sempre migliore capacità di anticipazione.

Per comprendere meglio vediamo un esempio in un gioco sportivo come il calcio. Che senso avrebbe l’indicazione “copertura a uomo” se l’avversario possiede rapidità e resistenza superiori? Com’è possibile realizzare l’indicazione tattica “giocare di prima” se non si possiede la maestria tecnica per farlo? Ed ancora, come si potrebbe realizzare un gioco di squadra affiatato se il compagno non comprende una determinata situazione di gara o se, per lo scarso impegno, perdesse ogni contrasto con l’avversario?

Importanza della tattica

La tattica svolge un ruolo diverso in base alla specialità sportiva. Negli sport di situazione (open skill) la tattica ha un ruolo molto diverso rispetto agli sport di prestazione (closed skill) (per approfondire Classificazione degli sport).

Nei giochi sportivi e negli sport da combattimento il pensiero tattico è volto al controllo della competizione in condizioni mutevoli, con scelta costante di metodi di soluzione del compito. In sport come canottaggio, pesistica, atletica e nuoto il comportamento tattico è diretto al controllo dei parametri del movimento e quindi al corretto impiego delle forze. Negli sport come la ginnastica, il pattinaggio di figura ed i tuffi il pensiero tattico è diretto ad eseguire il movimento nel momento ottimale.

Il processo di preparazione tattico è determinato dalla specificità dello sport. L’assimilazione dell’aspetto tattico deve avvenire contemporaneamente a quello della tecnica: l’atleta capisce che ogni gesto tecnico deve essere legato alla realizzazione di una tattica.

Per l’assimilazione della tattica si utilizzano tutta la gamma dei mezzi e metodi, ma particolarmente quelli dell’apprendimento pratico, cioè la riproduzione in allenamento delle condizioni di gara.

L’importanza della preparazione tattica aumenta con il progredire della carriera dell’atleta e diventa massima nella tappa della massima realizzazione dei risultati.

Si arriva così alla formazione della maestria tattica che è suddivisa in 3 tappe:

  • tappa di orientamento alla comprensione e all’esecuzione del compito (l’atleta comincia a conoscere il compito);
  • tappa di esecuzione (esercizi ripetuti più volte alla ricerca di soluzioni ottimali) che avviene secondo il modello (esercizi nella tappa iniziale) di riproduzione e ricerca (esercizi in condizioni difficoltose), di ricostruzione e variazione (esercizi in situazioni di gara);
  • tappa di controllo (verifica dell’efficacia delle soluzioni, individuazione degli errori e dei metodi di correzione), attraverso un confronto con il modello e la valutazione integrale.

La formazione tattica si compone di un insegnamento teorico ed uno pratico.

Formazione teorica

La formazione teorica ha lo scopo di formare le capacità intellettuali e comprende cinque punti fondamentali:

  1. addestramento delle capacità di apprendimento, serve per la conoscenza del regolamento di gara e per la conduzione del confronto sportivo;
  2. formazione della capacità di pensiero, per creare un pensiero logico e flessibile che garantisca la variazione delle azioni con il cambiare delle condizioni;
  3. addestramento della capacità di anticipazione, con lo scopo di prevedere e preparare alternative di azioni;
  4. formazione di qualità volitive ed emotive, l’autocontrollo e la perseveranza influenzano la capacità di agire tatticamente;
  5. addestramento della presa e dell’elaborazione dell’informazione attraverso il miglioramento dell’attenzione, per agire con successo si presuppone che si recepisca il massimo numero di segnali su come si sta svolgendo la gara e la selezione dei segnali più significativi per impedire un sovraccarico informativo.

Formazione pratica

La formazione pratica comprende l’acquisizione di abilità e comportamenti tattici che si sviluppano con esercitazioni continue (meglio se in situazioni reali).

Il comportamento tattico viene insegnato aumentando progressivamente le difficoltà: da esercizi in condizioni facilitate (senza avversario) ad esercizi con il disturbo crescente dell’avversario, ad esercizi in condizioni di gara.

Soprattutto negli sport dove la tattica è determinante per la prestazione, la formazione tattica deve essere curata fin dall’inizio di un processo di allenamento a lungo termine.

Metodi di allenamento

Va ricordato che la preparazione tattica deve essere parallela a quella tecnica. Per cominciare è importante spiegare agli atleti l’importanza e le condizioni dell’azione, ed effettuare una dimostrazione in condizioni simili alla gara. Per perfezionare il comportamento tattico dobbiamo ripetere, controllare, e valutare le azioni in condizioni standardizzate e variate. Possiamo tenere conto dei seguenti punti come linee guida:

  • aumentare la difficoltà delle condizioni;
  • ripetere contro avversari diversi;
  • esplorare le intenzioni dell’avversario e nascondere le proprie;
  • improvvisare trovando da solo soluzioni adeguate;
  • aumento delle richieste (spazi ristretti, opposizioni e carichi supplementari);
  • controllo della prestazione in gare di allenamento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *