La valutazione funzionale

Nello scorso articolo abbiamo iniziato a parlare di test (I test). Abbiamo dato una definizione, visto cosa li caratterizza, le variabili da considerare e le varie tipologie di test. Adesso daremo un rapido sguardo ai vari test per la valutazione delle varie capacità fisiche.

I test per le capacità fisiche riguardano le capacità organico-muscolari, che quindi valutano il livello dei sistemi energetici. Abbiamo quindi test che misurano:

  • il livello di forza e velocità che valutano il metabolismo anaerobico alattacido;
  • la resistenza muscolare che valutano il metabolismo anaerobico lattacido;
  • la resistenza che valutano il metabolismo aerobico.

Oltre a questi, troviamo test per valutare la mobilità articolare e test che valutano le capacità coordinative.

valutazione funzionale

Test attitudinali

Per valutare la forza massimale, la forza esplosiva e la potenza del sistema anaerobico alattacido possiamo eseguire il massimale di un esercizio (metodo 1 RM), utilizzare un dinamometro, valutare il salto in alto ed il salto in lungo, eseguire uno sprint (fino a 60 metri) ed eseguire il test di Bosco.

La valutazione della potenza e della capacità del sistema anaerobico lattacido prevede l’utilizzo di vari test, tra cui il test a navetta di Capanna-Sassi, il test di Coverciano e gli sprint sui 400 m.

Per valutare il sistema aerobico possiamo utilizzare il test di Cooper, il test Conconi lo Yo Yo IR2 ecc.

I test che valutano la mobilità articolare hanno lo scopo di verificare l’allungamento o l’accorciamento dei vari gruppi muscolari, come per esempio il sit and reach test. Per valutare le capacità coordinative esistono vari circuiti di destrezza come la corsa di destrezza Kasten-Bumeranglauf.

Quelli appena descritti sono test semplici che non richiedono particolare attrezzature o personale medico specializzato. Sono test da campo eseguibili direttamente dagli allenatori.

Altri tipi di test che richiedono personale specializzato sono la biopsia muscolare per la valutazione del tipo di fibre muscolari (è un metodo cruento ed invasivo), la risonanza magnetica (RM) e l’elettromiografia (EMG). Per la valutazione del sistema anaerobico lattacido abbiamo il test della lattatemia che misura il livello di lattato prima e dopo la prova tramite prelievo di sangue. Il test per la valutazione del sistema aerobico utilizza la valutazione del massimo consumo di ossigeno (VO2 max) con metabolimetro.

Valutazione funzionale del movimento

La valutazione funzionale non si limita a dei test per valutare le capacità condizionali e coordinative. Oltre a questi esistono altri test di valutazione funzionale che riguardano il movimento.

Questo tipo di valutazione è molto complessa ed utilizza strumenti costosi come sistemi opto-elettronici, riprese con telecamere ad alta velocità (cinematografia), accelerometri ed elettrogoniometri. Questo tipo di valutazione ha il fine di aiutare la diagnosi funzionale di disordini motori; impostare e valutare una terapia (riabilitativa, chirurgica, ortesica), effettuare ricerche sulla fisiologia/patologia del movimento ed ottimizzare il gesto atletico sportivo.

Nella valutazione funzionale dell’atleta rientra anche la valutazione antropometrica di cui abbiamo già discusso qui Misurazioni antropometriche, che viene utilizzata anche come valutazione per la prevenzione primaria per la popolazione. Per ultimo abbiamo la valutazione posturale.

Nei prossimi articoli saranno descritti i vari test per la valutazione delle capacità fisiche dell’atleta.

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