Il piano annuale

Il piano annuale è lo strumento che guida la formazione nell’arco di un anno. È una componente essenziale della periodizzazione perché divide l’anno in fasi distinte con obiettivi ben precisi. Un piano di formazione annuale è necessario per massimizzare gli adattamenti fisiologici, che miglioreranno le prestazioni.

Il piano guida l’atleta attraverso 12 mesi di allenamento. Durante l’ultimo mese di allenamento il piano varierà dal resto dell’anno di allenamento per ridurre l’affaticamento fisiologico e psicologico, indurre la rigenerazione e preparare l’atleta per il prossimo anno di formazione.

L’obiettivo dell’allenamento è indurre adattamenti fisiologici e massimizzare le prestazioni in momenti specifici. Per raggiungere questo obiettivo, la preparazione dell’atleta deve aumentare in modo appropriato nel tempo, garantendo così un maggiore potenziale per un alto livello di prestazioni. Il livello di preparazione degli atleti è il risultato di una complessa interazione tra lo sviluppo di abilità biomotorie, tratti psicologici e gestione della fatica. L’approccio migliore per realizzare questi obiettivi consiste nell’utilizzare una formazione periodica che è logicamente costruita e opportunamente sequenziata.

Quando si lavora con atleti inesperti, l’allenatore dirigerà il piano di allenamento con scarsi input da parte degli atleti. Al contrario, con gli atleti d’élite l’allenatore dovrebbe incoraggiare l’input dell’atleta quando si definiscono gli obiettivi del piano di allenamento. Coinvolgendo l’atleta d’élite nel processo di pianificazione, l’allenatore può creare un ambiente positivo in cui l’atleta può utilizzare il processo di pianificazione come strumento motivazionale.

Periodizzazione

La periodizzazione è la base del piano di allenamento di un atleta; è un metodo mediante il quale la formazione è suddivisa in segmenti più piccoli e facili da gestire che vengono generalmente definiti fasi di formazione. La periodizzazione può essere esaminata nel contesto di due aspetti importanti della formazione:

  • la periodizzazione divide il piano annuale in fasi formative più piccole, semplificando la pianificazione e la gestione del programma di formazione e assicurando il picco delle prestazioni nella competizione principale.
  • La periodizzazione struttura le fasi di allenamento per indirizzare le capacità biomotorie, che permettono all’atleta di sviluppare i massimi livelli di velocità, forza, potenza, agilità e resistenza.

Molti non sono consapevoli della differenza tra periodizzazione come divisione del piano annuale e periodizzazione delle capacità biomotorie. Nella maggior parte degli sport, il training annuale si articola in tre fasi principali:

  • fase preparatoria;
  • fase competitiva;
  • fase di transizione.

Le fasi preparatorie e competitive sono divise in due sottofasi, che sono classificate come generale e specifica a causa dei loro diversi compiti.

Il focus della sottofase generale consiste nello sviluppare una base fisiologica utilizzando metodi di allenamento non specifici. La sottofase specifica viene utilizzata per sviluppare le caratteristiche necessarie per uno sport, utilizzando modalità specifiche per lo sport. La fase agonistica della formazione è suddivisa in fase precompetitiva e competitiva. Ogni fase del piano annuale contiene macrocicli e microcicli. Ognuna di queste subunità ha obiettivi che contribuiscono agli obiettivi del piano formativo annuale. La figura illustra la divisione del piano di formazione annuale in fasi e cicli.

piano annuale

Le prestazioni atletiche dipendono dagli adattamenti fisiologici dell’atleta e dagli adattamenti psicologici alla formazione, combinati con la capacità di sviluppare e padroneggiare le abilità richieste dallo sport. La durata di ciascuna fase del piano annuale dipende dal tempo necessario per aumentare lo stato di allenamento dell’atleta ed elevare la preparazione.

La principale determinante della durata di ciascuna fase di formazione è il programma competitivo. Il modello di periodizzazione ottimale per ogni sport e il tempo necessario per un aumento ottimale dello stato di formazione e della preparazione sono ancora da chiarire. La capacità dell’allenatore di dosare in modo ottimale l’allenamento in base alla capacità del singolo atleta di tollerare e adattarsi al piano di allenamento, è molto importante. A causa di questa individualità di risposta alla formazione, i programmi devono essere adattati alle esigenze individuali.

Perché periodizzare

Le fasi dell’allenamento sono strutturate in modo da stimolare l’adattamento fisiologico e psicologico, e sono sequenziate per sviluppare progressivamente le componenti specifiche della performance (fisiche, tecniche e tattiche). È necessario un approccio sequenziale per sviluppare il potenziale dell’atleta perché non è possibile mantenere la condizione dell’atleta alla massima capacità durante l’intero anno di formazione.

La preparazione varierà a seconda della fase di formazione e del tipo di formazione; il piano formativo deve essere suddiviso in fasi che si sviluppano in sequenze specifiche per massimizzare le prestazioni.

La fase preparatoria è il momento in cui le basi fisiologiche per la performance sono stabilite, mentre la fase competitiva è il momento della performance dove la capacità è massimizzata. Se la fase preparatoria è inadeguata, le prestazioni non saranno massimizzate durante la fase agonistica perché gli adattamenti fisiologici necessari per prestazioni ottimali non sono stati sviluppati.

Dopo la competizione, è necessaria una fase di transizione per rimuovere la fatica sviluppata attraverso la stagione agonistica, e consentire all’atleta di recuperare. La fase di transizione consente all’atleta di rilassarsi e prepararsi psicologicamente per il prossimo piano di allenamento annuale, che inizierà a breve. Questa fase di allenamento è una transizione, non una off season.

Il termine off season è inappropriato perché gli atleti professionisti non hanno una off season; piuttosto passano da un piano di formazione annuale all’altro. La transizione è un collegamento importante tra i piani di formazione annuali.

Lo sviluppo delle abilità e delle capacità biomotorie richiede un approccio speciale che è unico per ogni fase della formazione.

Quando si tenta di migliorare le capacità biomotorie e stimolare gli adattamenti fisiologici, l’allenatore deve alternare il volume e l’intensità come proposto nel principio della progressione del carico.

In un piano periodico le fasi della formazione sono su misura per soddisfare le esigenze individuali e dello sport. La competizione e l’allenamento intenso creano una grande quantità di stress fisiologico e fatica cumulativa. Se questo stress viene applicato troppo a lungo, può verificarsi sovrallenamento e la capacità di prestazione diminuirà. Le fasi di allenamento dovrebbero essere alternate a periodi di recupero e rigenerazione. Queste sono definite fasi di transizione che diminuiranno l’affaticamento e consentiranno all’atleta di prepararsi per la fase successiva della formazione.

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