La tecnica sportiva

Per tecnica sportiva si intende una procedura che permette di risolvere un problema motorio nel modo più razionale ed economico possibile. La tecnica di una disciplina sportiva corrisponde a quello che viene definito movimento ideale, che però può essere modificato e adattato alle particolarità individuali dell’atleta identificando così lo stile personale. In pratica la tecnica sportiva è quella che permette di eseguire un gesto motorio in modo efficace ed efficiente.

Chiaramente lo stile personale riguarda gli atleti di alto livello, il principiante deve attenersi a schemi precisi.

Vengono distinte due tipologie di abilità tecniche: le abilità tecniche generali e le abilità tecniche speciali.

Le abilità tecniche generali sono rappresentate dalle tecniche di base di corsa, salto, lancio, tiro che appartengono al reparto motorio di molti sport. Le tecniche speciali sono quelle specifiche di una determinata disciplina sportiva.

Durante il processo di allenamento è importante non trascurare la tecnica a favore delle capacità organico-muscolari, il pericolo è quello di creare una discrepanza tra capacità tecniche e livello condizionale. Se il lavoro sulla tecnica risulta insufficiente l’atleta non riuscirà a trasformare il suo potenziale fisico in un risultato sportivo rilevante.

Il ruolo della tecnica

L’importanza della tecnica non è la stessa in tutti gli sport. Negli sport dove la precisione e l’espressività ricoprono un ruolo fondamentale (ginnastica artistica, pattinaggio di figura su ghiaccio), il livello di richiesta tecnica è molto elevato in quanto la tecnica rientra nella valutazione della prestazione.

Negli sport da combattimento e nei giochi sportivi la tecnica influenza in modo determinante la soluzione di situazioni complesse. In sport di resistenza un livello tecnico elevato garantisce l’economia del gesto portando ad un risparmio delle energie, negli sport di forza come il powerlifting la tecnica permette di trovare la linea di spinta ottimale per esprimere tutto il potenziale di forza dell’atleta.

Alla base dell’apprendimento tecnico troviamo le capacità coordinative, l’esperienza motoria ed il patrimonio di movimenti. Per cui occorre lavorare all’allargamento del patrimonio di movimenti già in età precoce (lo abbiamo già visto quando abbiamo parlato delle capacità coordinative Le capacità coordinative).

Il modello tecnico

Nell’allenamento della tecnica l’obiettivo è quello di adeguare un determinato livello di abilità motoria ad un modello ideale di movimento. Il primo passo verso l’elaborazione di un modello ideale si basa sulla struttura per fasi dello svolgimento globale del movimento. La struttura a fasi si compone di:

  • articolazione spazio-temporale che comprende i parametri di lunghezza, di spostamento, di tempo e di velocità;
  • articolazione dinamico-temporale che comprende aspetti dell’andamento della forza, momenti di forza e di rotazione e la coordinazione di impulsi parziali.

Un importante contributo all’analisi e all’apprendimento tecnico è fornito dalla biomeccanica. L’analisi biomeccanica permette di descrivere le caratteristiche cinematiche e dinamiche del gesto atletico. Vediamo un semplice esempio per comprendere meglio e per farlo prediamo come esempio l’analisi dell’esercizio accosciata con bilanciere (squat).

tecnica sportiva
Immagine presa dal testo DCSS di Paolo Evangelista

Nel grafico a sinistra vediamo la traiettoria del bilanciere in visione laterale. Le linee rappresentano la fase negativa e la positiva dell’alzata. Più queste due linee divergono tra loro più la tecnica dell’alzata è scarsa. Il grafico a destra mostra invece la velocità dell’alzata. I 2,4 secondi indicano il tempo dello sticking point, il punto critico del movimento.

L’allenatore esperto vedrà gli errori tecnici anche senza l’ausilio di tali strumenti, tuttavia questo tipo di analisi fa capire immediatamente la dinamica dell’alzata.

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