Valutare la forza col metodo statico

Le capacità di forza massimale possono esprimersi in lavori di tenuta isometrica oppure in lavori dinamici (concentrici ed eccentrici). In questo articolo vedremo come eseguire dei test di forza col metodo statico.

test

Il vantaggio di valutare la forza in modo statico è che in questo modo l’influenza della coordinazione intermuscolare si riduce al minimo. Per questo motivo, la forza misurata dipende essenzialmente dal numero delle unità motorie attivate e dalla dimensione delle fibre.

In un test dinamico invece la coordinazione tra i muscoli aumenta a seconda della complessità e della velocità dell’esercizio.

La misura della forza statica avviene attraverso l’utilizzo di attrezzature isocinetiche computerizzate oppure con dinamometri isometrici.

Nella figura soprastante viene mostrato un esempio di dinamometro statico impiegato nel test per valutare la forza dei muscoli posteriori della coscia.

Con un altro tipo di dinamometro come quello mostrato nella figura seguente (dinamometro manuale) è possibile valutare la forza della presa.

test forza statico

Le misurazioni analitiche che permettono questi strumenti risultano molto utili nel valutare eventuali squilibri muscolari. La valutazione del rapporto di forza tra muscoli agonisti ed antagonisti è molto importante per la prevenzione di traumi e lesioni.

Per esempio, per quanto riguarda la forza del tronco si considera ottimale un rapporto tra forza della muscolatura addominale e dorsale di 1:1. Per i muscoli degli arti inferiori si raccomanda un rapporto intorno al 60% tra i flessori della gamba e gli estensori. Un rapporto inferiore al 50% indica una debolezza degli ischiocrurali rispetto al quadricipite, che può portare ad infortuni.

Lo svantaggio di misurazioni così selettive nell’ambito sportivo è piuttosto evidente. Ad esempio nelle discipline di corsa o di salto sarebbe opportuno valutare la forza di più articolazioni integrate tra loro. Un test ad una leg press isometrica valuta la forza dell’intera catena che partecipa al gesto specifico. Dobbiamo però fare attenzione ad un particolare importante. I valori di forza misurati in un muscolo biarticolare dipendono dalla posizione dell’articolazione e dalla stato di allungamento della muscolatura (vedi Il diagramma lunghezza-tensione).

Occorre tenerne conto quando si valuta la forza di questi muscoli in una determinata posizione angolare.

Conclusioni

Concludendo dobbiamo ricordare che il rapporto tra la prestazione isometrica testata e la prestazione in sport con impegno dinamico è molto scarso. Possiamo quindi affermare che il rilevamento della forza tramite test statico è utile per la valutazione di eventuali squilibri muscolari. Per la pratica sportiva questi test non danno informazioni importanti sulla prestazione specifica. L’unica eccezione riguarda gli sport statici.

In discipline sportive come il calisthenics dove la prestazione è isometrica, questi test acquistano valenza. Negli altri casi è conveniente affidarsi ad altre tipologie di test.

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